Tfr in azienda o fondo pensione? Cosa scegliere

La battaglia è ancora aperta: tfr in azienda o fondo pensione

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Ormai sono passati ben 14 anni dal 2007 anno in cui fu introdotta la scelta di destinazione del TFR, eppure la domanda è sempre la stessa: tfr in azienda o fondo pensione?

ancora oggi le risposte più classiche dei dipendenti sono:

  1. faccio come hanno fatto gli altri colleghi

  2. di queste cose non ci capisco molto seguo quello che mi dice l’azienda

  3. ci penserò più avanti, e poi molto spesso più avanti non ci penso

Ti ritrovi in queste risposte? Oggi cercherò di dare una risposta esaustiva per compiere una scelta consapevole, ma per favore facciamo una scelta, non lasciamo che siano gli altri a scegliere per noi, visto che si stà parlando dei propri soldi e del proprio futuro.

  • Cos’è il TFR

  • Dove è possibile mettere il TFR

  • Quali sono le scelte possibili

  • TFR nel fondo pensione: 2 validi motivi del perché è la scelta più conveniente

  • TFR in azienda o fondo pensione: possibili anticipazioni

  • Come viene liquidato il TFR nel fondo pensione?

  • E’ possibile trasferire il TFR pregersso lasciato in azienda al fondo?

  • Conclusione: i miei 4 consigli

Cos’è il TFR?

Il TFR o trattamento di fine mandato, è una somma che il nostro datore di lavoro accantona o dovrebbe accantonare ogni anno e che ci liquiderà nel momento in cui cessa il rapporto di lavoro (licenziamento, dimissioni, pensionamento)

Per fare un calcolo veloce il tfr accumulato è Indicativamente pari ad una mensilità per anno.

Dove è possibile mettere il TFR?

Cerchiamo di capire quale sono le scelte che possiamo fare sia all’inizio del nostro lavoro presso una nuova azienda ma anche durante.

Devi sapere infatti che in qualsiasi momento, anche se fino ad oggi hai lasciato il tfr in azienda, è possibile decidere di destinare il tuo Tfr ad esempio ad un fondo pensione privato piuttosto che di categoria.

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Quali sono le scelte possibili?

  1. non scegliere: il proprio TFR andrà al fondo di categoria o al fondo residuale INPS

  2. scegliere di lasciarlo in azienda

  3. scegliere di destinarlo ad una forma di previdenza complementare

NON SCEGLIERE E DESTINARE IL TFR AL FONDO CHIUSO O DI CATEGORIA

in questo caso si parla di silenzio assenso e il proprio TFR andrà al fondo di categoria (se presente) o al fondo scelto dal contratto collettivo nazionale di lavoro o da contratto aziendale.

il mio consiglio

Se hai un fondo di categoria e il contratto lo prevede (es. cometa, previmoda, pegaso..) può essere interessate decidere di versare una percentuale minima del proprio stipendio (solitamente basta 1% o il 2%) per avere diritto ad un contributo del datore di lavoro (solitamente tral’ 1% e il 2%) tutto di guadagno.

LASCIARE IL TFR IN AZIENDA

Se si sceglie di lasciarlo in azienda sarà l’azienda a decidere come e dove accantonarlo o investirlo almeno che non si tratti di azienda con oltre 50 dipendenti.

In questo caso il TFR andrà al fondo di tesoreria dell’INPS.

In qualsiasi momento è possibile passare a una forma pensionistica complementare.

pro e contro

Lasciando il proprio TFR in azienda per legge si ha comunque diritto ad una rivalutazione che l’azienda ci deve corrispondere ovvero l’1,5% annuo + o,75 dell’ISTAT (se però valutiamo la storicità nel tempo i rendimenti dei fondi pensione sono nettamente superiori). Il secondo è che in molte attività soprattutto piccole, a richiesta il proprio titolare ti liquida una parte del tuo TFR.

Così facendo però entriamo in quelli che secondo me sono i contro. Infatti il rischio di arrivare alla cessazione della propria posizione lavorativa (per pensionamento o altro) e di avere attinto così tanto al tfr lasciato in azienda (una volta per la casa, una volta per la macchina, una volta per altri motivi) fino quasi a esaurito il è alta. In più ogni volte che trasferiamo il tfr in busta paga ci paghiamo un bel po’ di tasse (aliquota media degli ultimi 5 anni minimo 23% massimo come vedremo più avanti).

Un altro grosso problema è il rischio legato alla sicurezza del proprio Tfr. Infatti l’azienda può disporre di questa liquidità come vuole e molto spesso non viene accantonata ma bensì usata per investimenti aziendali. Nel momento in cui andremo in pensione o cesseremo la nostra attività può succedere che l’azienda abbia difficoltà nel rimborsarci il tutto in un unica soluzione o ancora peggio si trova in uno stato economico negativo. Il caso peggiore si verifica nella chiusura dell’azienda o nel suo fallimento, e qui la storia si complica.

il mio consiglio

Non ritengo che lasciare il tfr in azienda sia la migliore soluzione, perché i rischi sono maggiori dei benefici e la tassazione sul capitale è decisamente alta

DESTINARE IL TFR AL FONDO PENSIONE

In questo caso abbiamo due soluzione possibili

  1. fondi aperti

  2. polizze individuali o PIP

Le prime sono basati su accordi collettivi di vario tipo le seconde sono delle polizze personali, entrambe sono gestite da banche e assicurazioni e sono normate dal decreto legge 252 del 2005.

il mio consiglio

Destinare il tfr alla previdenza complementare è per me la scelta vincente. I fondi aperti hanno dei costi ridotti ma fanno parte di un insieme, mentre le polizze individuali o PIP sono personali e si ha il pieno controllo della propria posizione (dove e come investire, visionare tutti i versamenti del datore di lavoro, trasferire il fondo pensione da un’altra banca o assicurazione, effettuare versamenti volontari…)

Tfr nel fondo pensione: 2 validi motivi del perché è la scelta più conveniente

I 2 grandi motivi per cui conviene versare il tfr in un fondo pensione anziché lasciarlo in azienda sono:

  1. tassazione agevolata

  2. sicurezza

1. Benefici fiscali nel versare il Tfr al fondo pensione complementare

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differenza della tassazione tfr in azienda o fondo pensione

Sono previste delle agevolazioni fiscali quando si decide di versare il TRF in un fondo pensione integrativo. infatti se il TFR venisse liquidato dall’azienda sarebbe soggetto ad un’aliquota IRPEF tra il 23% e il 43% (media degli ultimi 5 anni), mentre per quanto riguarda l’erogazione del fondo pensionistico integrativo l'imposta si attesta tra il 15% massimo e il 9% minimo (determinato in base agli anni di permanenza del fondo pensione).

Questo fattore acquisisce un peso fondamentale nella scelta di destinare il tfr in azienda o al fondo pensione.

Facciamo un esempio pratico:

Mario e Giulia lavorano da 35 anni nella stessa azienda e sono prossimi alla pensione.

il loro TFR accumulato è di circa 50000€ circa 1500€ all’anno (per semplificare il tutto ipotizziamo senza interessi e senza contributi datoriali )

Mario ha lasciato tutto in azienda e appena va in pensione l’azienda gli liquida 33500€ = 50000€ - 33% aliquota media degli ultimi 5 anni

Giulia ha versato sempre il tfr nel fondo pensione e liquiderà 45500€ = 50000€ - 9% aliquota minima in base agli anni di permanenza nel fondo pensione.

Giulia ha un vantaggio economico di 12.000€ solamente scegliendo di versare il tfr al fondo pensione.

2.maggiore sicurezza del tuo tfr nel fondo pensione

Se hai deciso di lasciare il tuo Tfr in azienda e lavori in un azienda con più di 50 dipendenti, devi sapere che il tuo tfr è andato nel fondo di tesoreria dell’INPS, praticamente nelle tasche dello Stato.

Inizialmente doveva servire per finanziare grande opere italiane e infrastrutture ma purtroppo negli anni abbiamo visto più volte attingere a questo fondo da parte dello Stato per varie finalità, non di certo previdenziali.

Praticamente un bancomat della Stato.

Se invece lavori per un azienda con meno di 50 dipendenti allora il tuo Tfr rimane in azienda, ma non c’è nessuna certezza di sapere se il tuo Tfr viene accantonato realmente e nel momento della liquidazione potrebbero esserci delle sorprese.

E se l’azienda avesse problemi economici nel momento della liquidazione?

E se l’azienda dovesse fallire?

Se cerchi la sicurezza maggiore per il tuo Tfr la scelta di destinarlo alla previdenza complementare è senza dubbio quella vincente.

Infatti aprendo un fondo pensione hai la possibilità di monitorare tutti i versamenti che il proprio datore di lavoro effettua e hai il pieno controllo della sua gestione.

Ti sembra poco?

tassazione-Fondi-Pensione.jpg

Tfr in azienda o fondo pensione: possibili anticipazioni

Come da tabella allegata esistono varie possibilità per richiedere delle anticipazioni:

nel caso dell’adesione al fondo pensione si può richiedere fin da subito per:

  • Spese mediche per se, il coniuge e i figli fino al 75%

  • Perdita dei requisiti per invalidità che riduca la capacità lavorativa a meno di 1/3 riscatto totale

  • Cessazione dell’attività lavorativa che comporti inoccupazione, fino al 100% 

Dopo 8 anni per:

  • Acquisto o ristrutturazione della prima casa per se o per i figli fino al 75%

  • Per qualsiasi esigenza fino al 30% 

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Come viene liquidato il tfr nel fondo pensione?

Una volta giunti alla fatidica pensione è possibile scegliere tra tre possibilità:

  1. Riscattare il 100% del Tfr maturato (attenzione, affinché si può optare per questa scelta la rendita derivante dalla conversione di almeno il 70% del montante finale non deve superare il 50% dell’assegno sociale, in poche parole facendo un calcolo approssimativo (perché andrebbe valutato ogni singolo caso) il montante finale non deve superare gli 80.000€ )

  2. Riscattare il 50% del tfr sotto forma di capitale e trasformare l’altro 50% in pensione

  3. Trasformare tutto il Tfr in pensione

E’ possibile trasferire il tfr pregresso lasciato in azienda al fondo pensione?

Questa è davvero un ottima domanda, ma dobbiamo fare delle distinzioni tra due casistiche:

  1. Se lavori in un azienda con oltre 50 dipendenti e il tuo Tfr è quindi andato al fondo tesoreria dell’INPS la risposta è: solo quello accantonato prima del 2007 mentre quello successivo purtroppo no. Questo è quanto dichiarato dall’INPS il 4 febbraio 2020 lasciandosi dietro molte obiezioni da parte degli addetti ai lavori. Vedremo più avanti l’evolversi della vicenda che non penso si concluda qui.

  2. se invece lavori in un azienda con meno di 50 dipendenti allora la risposta è SI, ma solo in accordo con il tuo datore di lavoro

Per esperienza ti assicuro che anche l’azienda otterrebbe enormi vantaggi nel togliersi l’incombenza della gestione del tfr dei propri dipendenti.

Ne parlerò nei prossimi articoli.

conclusione: TFR in azienda o fondo pensione i miei 4 consigli

Tfr in azienda o fondo pensione? La scelta migliore è senza dubbio accantonare il proprio Tfr in un fondo pensione. Ad oggi solo il 30% dei dipendenti ha optato per questa scelta, ma la motivazione principale è che c’è stata poca educazione sul tema, sia da parte dello Stato che da parte degli enti interessati, e si tende a fare come si è sempre fatto o come fanno i colleghi.

Ecco i miei 4 consigli:

1. se non lo hai ancora fatto aderisci ad un fondo pensione e versaci il Tfr

2. in accordo con il proprio datore di lavoro fatti trasferire in parte o tutto il tfr lasciato in azienda

3. se hai un fondo di categoria aderisci e effettua il versamento minimo per ottenere il contributo datoriale

4. una volta aderito ad un fondo pensione effettua dei versamenti volontari così da accrescere il tuo risparmio e beneficiare dei vantaggi fiscali

Una volta che avrai fatto la tua scelta dovrai valutare il fondo giusto per te….Vogliamo parlarne insieme?

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Sarò felice di aiutarti

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